Ceccano |
Situato su una collina che si leva bruscamente sulla destra del fiume Sacco, di origine volsca, l'antico Municipium di Fabrateria Vetus, divenne Ceccano verso il 600 d.C. in omaggio a Petronio Ceccano, conte di Campagna. Devastata dai Longobardi e poi ricostruita, entrò nella sfera di influenza della Santa Sede anche quando fu feudo dei Conti di Ceccano, che con Giovanni estesero il loro dominio a tutta la Valle del Sacco e attraverso i Lepini fino alla Marittima. La Contea passò poi agli Annibaldi e ai Colonna. La parte più vecchia dell'abitato è cinta da mura edificate da Papa Silverio. Oltre alle numerose vestigia di epoca volsca e romana (l'Acquedotto, le Terme di Antonino Pio, il Tempio di Faustina Maggiore) possiamo ammirare ancora oggi il castello baronale (Castellum Ciccanense) e la Rocca (Arcem Ceccani). Tra le chiese, l'edificio più importante è quello di Santa Maria a Fiume (XII sec.) costruita secondo le forme del gotico - cistercense. Distrutta dalla guerra fu riedificata con lo stesso materiale e seguendo l'assetto originario. Tra i più bei palazzi nobiliari ricordiamo il Palazzo Berardi, il Palazzo Gizzi, il Palazzo Sindici, la Villa Antonelli.
|