Terracina, roccaforte dei Volsci (Anxur), fu presa dai Romani una prima volta nel 406 a.C..

Un'età di profondo rinnovamento fu l'età sillana, testimoniato dal caratteristico tipo di costruzione in "opera incerta" di numerosi edifici urbani, del tempio di Giove Anxur sul monte S. Angelo, e dell'ultima fortificazione dell'acropoli.

Nell'età fra Cesare e Tiberio la città si arricchisce di edifici monumentali e con Traiano Terracina ha il nuovo tracciato litoraneo della Via Appia e il porto.

Sorge e si sviluppa via via una Terracina bassa, dove si costruiscono un nuovo foro, edifici termali, magazzini portuali, un anfiteatro in muratura.

Terracina diviene, dopo Ostia, la città più importante del Lazio, come attestato dall'abbondanza dei marmi pregiati e dalla ricchezza d'acqua di cui la città era approvvigionata.

In seguito, la città nuova si è sviluppata attorno al settecentesco Borgo Pio e si è andata successivamente distendendosi lungo lo spazioso arenile di fronte al mare.  
Caratteristica in luglio la festa della Madonna del Carmelo con la spettacolare processione sul mare.